Il vino nella Bibbia
di Jabier Marquinez
«Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna». Genesi 9, 20
A partire dal libro della Genesi fino a quello dell’Apocalisse di Giovanni quanti richiami alla vigna, alle tecniche di produzione, al consumo di vino si possono trovare?
I passi della Bibbia che si riferiscono alla tematica generale della vitivinicoltura sono tanti e tali chel’autore, l’enologo spagnolo Jabier Marquinez, non esita a definire la Bibbia “il trattato di enologia eviticoltura più antico del mondo”.
Nel libro vengono citati e commentati tutti i riferimenti presenti nella Bibbia riguardo alla viticultura, le sue forme, le tecniche e i processi produttivi, il tutto analizzato secondo una prospettiva enologica. L’autore cerca di dimostrare la sua tesi sull’esistenza di un’ ampia comprensione tecnica agronomica ed enologica sin dall’antichità, almeno nei popoli vicini alle coste del mare Mediterraneo dove scorrono i principali episodi narrati nella Bibbia. I riferimenti arrivano a toccare argomenti solo apparentemente moderni come i contratti di lavoro, le sofisticate tecniche di innesto, il controllo delle piaghe e delle malattie, i processi di vinificazione e di invecchiamento; inoltre una lunga lista di indicazioni legali, politiche ed economiche relazionate con la coltura della preziosa bevanda.
Impreziosisce il testo un apparato iconografico di circa quaranta immagini legate ai luoghi, agli oggetti, alle fasi della produzione del vino, tratte da manoscritti medioevali conservati nelle più importanti biblioteche europee, grazie alla ricerca curata dal medievalista inglese, dott. Cristian Ispir.
Leggendo questo libro si coglie l’importanza che il vino ha fin dall’antichità, nella sua evoluzione da elemento essenziale della liturgia giudaico-cristiana a rappresentazione simbolica della tradizione per molti popoli, fino a divenire parte integrante di ogni cultura.
Disponibile anche in Ebook
Prezzo
25,00€
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,520 kg |
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Dimensioni | 20 × 20 × 1,4 cm |
ISBN | 978-88-31286-09-1 |
Pagine: | 182 |
Allestimento | brossura fresata con copertina flessibile |
Recensioni
Dalla vigna alla coppa: così i capitoli si susseguono, sempre più coinvolgenti e nel rispetto dell’iter produttivo; i passi sono pedissequamente citati. I brani selezionati contengono informazioni tecniche e culturali, ad eccezione dell’ultimo capitolo dedicato all’amore; non mancano le raccomandazioni per godere dei piaceri del vino ed evitare i pericoli dell’abuso. Si affrontano questioni attuali come i contratti di lavoro, le tecniche di innesto, le malattie della pianta, i processi di invecchiamento e vinificazione, gli aspetti legali, economici e politici dell’epoca. I dubbi e le perplessità trovano una risposta. Ai tempi della Bibbia come si sceglievano le varietà da impiantare? Nella sezione dedicata alle viti il mistero è svelato: saprete come si abbinava la varietà al contesto pedoclimatico. L’edizione italiana è di particolare pregio, arricchita con circa quaranta iconografie attentamente selezionate dallo studioso Cristian Ispir che ha scritto anche una delle prefazioni, mentre l’altra è stata affidata al Cardinale Vicario Angelo De Donatis. “Il vino era un elemento fondamentale della liturgia sia giudaica sia cristiana. Per il Nuovo Testamento cristiano, il vino era, mi si perdoni l’espressione, intriso di molteplici significati. Nei Vangeli Gesù disse: Io sono la vite, voi i tralci (Gv 15,1). A Cana Gesù trasformò l’acqua in vino. Durante l’Ultima Cena, il vino divenne la base della nuova Alleanza. È stato così che la forza allegorica, tropologica e metafisica della metafora del vino si è diffusa in tutto il mondo. L’iconografia dei manoscritti medievali assorbiva con foga il succo che sgorgava dalla vite cristiana e lo riversava in molti testi”.
“Il vino nella Bibbia” è un manuale che ogni appassionato winelover dovrebbe avere nella sua personale raccolta, Marquinez è un esperto laico e privo di pregiudizi che indica nuove strade per imparare a conoscere questa bevanda, così indispensabile e preziosa fin dall’antichità.
Il Vecchio e il Nuovo Testamento non sono soltanto i libri Sacri dell’Ebraismo e del Cristianesimo. In essi sono contenute storie, metafore, iperboli, parabole e racconti che prendono spunto dalla vita quotidiana, le abitudini e le attività degli Ebrei e delle antiche civiltà che essi incontrarono nella loro lunga storia di dominazioni, esodi e cammini. Il vino e la coltivazione della vite sono sempre presenti e, insieme al pane e all’acqua, la loro importanza accompagna i Libri della Bibbia nei più di mille anni nei quali essi sono stati scritti (presumibilmente tra il 1000 a.C. e il 100 d.C.). Estrarre e analizzare tutti i versetti che citano la vite e il vino, interpretarli, collocarli nel loro ambito storico e confrontare le tecniche agronomiche ed enologiche antiche con quelle attuali, è il difficile compito che Jabier Marquinez ha affrontato nel libro Il Vino nella Bibbia, edito da Ampelos nella versione italiana.
La Bibbia è il libro più venduto al mondo con oltre cinque miliardi di copie. Oltre a essere un testo religioso è il trattato di enologia e viticoltura più vecchio conosciuto e pervenuto sino a noi. Si tratta di una chiave di lettura il più delle volte trascurata e ignorata giunta alla ribalta con Il vino nella Bibbia l’autore è Jabier Marquinez, un enologo spagnolo. Nelle 184 pagine suddivise in 20 capitoli sono menzionati tutti i riferimenti al vino, alla vite, all’uva e ai vigneti, solo l’acqua e il pane sono richiamati più spesso.“Questa originale e interessante opera letteraria raccoglie tutte le citazioni in riferimento al vino e alla vigna presenti nel Sacro Testo – scrive nella prefazione il Cardinale Vicario Angelo De Donatis – Sono disponibili tutte le allusioni a riguardo della viticoltura, le sue forme, i suoi componenti, il tutto analizzato da una prospettiva enologica. Quindi si fa riferimento al vignaiolo, ai contratti di lavoro, alle sofisticate tecniche di innesto, al controllo delle piaghe e delle malattie, ai processi di vinificazione e invecchiamento, inoltre una lunga lista di annotazioni legali, politiche ed economiche relazionate alla coltura”.