Articolo di Andrea Gori su Intravino.it
Cerotto, medicina, cavallo, chiodo di garofano, sudore, rancido, formaggio. Tra i tanti deliziosi profumi che il brett regala ai vini ce ne sono di incantevoli e decantati in maniera immaginifica dagli amanti dei vini naturali. Ma se vi dicessero che anche nella maggior parte dei vini di Bordeaux tanto lucidi e perfetti con i loro cabernet sauvignon e merlot ce n’è talmente tanto che vi verrebbe da posare il bicchiere ci credereste? E che qualcuno faticherebbe anche a riconoscere certi vini senza il brett perchè li ha sempre bevuti con “brett inside”? Anche profumi come lillà, mela, pera, cera d’api possono derivare dal brettanomices, un lievito che prospera in assenza di solforosa, alto ph, tracce di zuccheri residui, alta torbidità e cantine troppo calde.
